
Giovedì 7 novembre 2013
Auditorium Luigi Stefanini – Treviso
Soprattutto in questi ultimi anni, la terra e il territorio sono stati oggetto di un utilizzo senza limiti, come se una generazione dovesse sfruttare tutto senza dover rispondere di nulla a nessuno. Ciò è avvenuto spesso senza alcun intervento di indirizzo e controllo delle istituzioni e dei corpi intermedi (forze sociali e partiti politici).
Al contrario è accaduto che, in nome dello sviluppo economico, della promessa (o del ricatto) della creazione di posti di lavoro e con la scusa di ripianare il bilancio, in molti hanno spesso concorso al depauperamento di territorio.
Un nuovo civismo deve partire anche da qui, dalla cura della terra, del territorio e del paesaggio che sono in sé e nella loro integralità elementi di sviluppo economico e di ricchezza.